Un Amore quasi folle tra una persona matura e una giovane bella e disinibita, con un inatteso finale, quasi noir.
La lama di luce sul muro era come la lancetta di un orologio.
[...] Essa sembrava avanzare immobile. E questa constatazione surreale lo faceva svegliare con l'obiettivo di decifrarne il senso, o di smentirne l'autenticità.
Quella mattina, mentre la macchia luminosa seguiva il suo percorso, l'uomo capì: e in un momento vide ciò che avrebbe dovuto fare. Il limite era nella mancanza di fantasia, il limite era negli occhi.
Si tolse il pigiama e si sdraiò sul pavimento per intercettare il sole che avanzava. Chiuse gli occhi e attese.
A cura di Giovanni Gelsomino.
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